Cappotto M7256 – di McCall’s Patterns, Stati Uniti d’America

cucito, sewing

Ciao!

Prima che inizi seriamente la primavera, vi presento il mio nuovo cappotto, l’M7256 di McCall’s.

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Penso che partire dal presupposto che io amo questo cappotto alla follia, sia riduttivo, quindi andiamo con ordine. Cartamodello acquistato a Londra lo scorso ottobre del quale però non ho acquistato la stoffa là, in terra inglese.

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Questo cappotto ha una costruzione di per sè molto semplice e veloce: maniche in un pezzo unico, foderato solo sulla parte superiore con un grande ed importante collo drappeggiato e molto scollato, gonna a ruota intera per la parte inferiore sfoderata, sul dietro molto più lunga che sul davanti.

Da cosa parto? Andiamo dicendo che ho scelto la taglia 18 di questo modello e non ho modificato una virgola. Io non ho molto seno e quindi mi balla un pochino sul davanti, ma porto delle sciarpe talmente grandi e spesse in inverno che il problema si è autorisolto da solo! Io sono anche dell’idea che se ho un cappotto invernale, troppo di misura non mi debba essere. Maglioni, giacche (sono molto freddolosa) non mi possono intralciare nei movimenti sotto al cappotto.

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Mentre la stoffa esterna è una lana misto viscosa di colore rosso Ferrari, la fodera è sempre quella nera a pallini minuscoli proveniente dalle mie scorte usati anche su quest’altro cappotto.

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La parte sfoderata inferiore anzichè passarla tutta a taglia cuci, ho deciso di sfruttare il mio amore per lo sbieco e metterci dello sbieco di raso nero dappertutto.

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L’unica cosa che ho ho aggiunto al modello originale, sono state due spalline all’interno del cappotto. Quello che mi fa pensare un attimo è che sembrano fatte apposta per essere parte del modello originale, le spalline. Senza mi sembra non ci sia sostegno alla struttura, dato che stiamo parlando comunque di lana. Comunque, spalline vincitrici su tutta la linea! Se volete fare questo cappotto, aggiungetele!

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Ultimi ma non per importanza, i bottoni, che ho sostituito con degli automatici belli grossi, cuciti a mano. Fare delle asole a macchina mi prendeva un pò male, vuoi perchè questo cappotto “chiama” dei bottoni grandi, vuoi perchè la mia macchina non sarebbe stata in grado di passare degli strati così spessi. Però sono dell’idea che mi piaccia ancora di più così, con gli automatici!

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Cambierei qualcosa qualora ne facessi un altro? Manterrei di sicuro le impostazioni date fino ad ora ma proverei ad allungare la parte inferiore davanti tanto quanto il dietro e senza discussione, aggiungerei le tasche! Perchè che cappotto è, un cappotto senza tasche? Non può essere sicuro!

Ricapitolando: io amo profondissimamente questo cappotto e, come ha decretato mio padre: “Non è un cappotto da passare inosservati!“. E’ anche vero che io amo cucire cappotti, ma questa è un’altra storia. Consigliatissimo se vi piace lo stile, è un piacere da cucire!

Qual’è l’indumento che vi da più soddisfazione e/o vi piace di più cucire?

Se hai voglia di vedere quello che mi sono cucita per me le scorse volte, lo trovi qui!

Fancy to see what I sewed for myself? You can find it here!

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Ciao, alla prossima! See ya!

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Autore

Sarta per passione. Pompelmo rosa e cedrata lover. Benvenut*!

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